Terapia con anticorpi monoclonali

Voce principale: Anticorpo monoclonale.
Ogni anticorpo lega uno specifico antigene

La terapia con anticorpi monoclonali prevede l'utilizzo di anticorpi monoclonali che si legano specificamente alle cellule bersaglio; questo può quindi stimolare il sistema immunitario del paziente ad aggredire le cellule stesse.

È possibile creare un frammento mAb specifico per quasi tutti gli antigeni di superficie extracellulare delle cellule bersaglio.

Questa branca della farmacologia è oggetto di ingenti investimenti e ricerche cliniche al fine di ottenere anticorpi attivi contro malattie gravi, quali l'artrite reumatoide, la sclerosi multipla e diverse forme di tumore.

Si conoscono alcuni modi diversi per produrre gli anticorpi utilizzabili per la terapia, tra questi l'uso di anticorpi monoclonali per attaccare e distruggere le cellule tumorali bloccando specifici recettori e prevenendo quindi la crescita tumorale da essa dipendente.

All'interno di questo gruppo di farmaci esistono altre sotto differenziazioni terapeutiche come la radioimmunoterapia, dove si sfrutta una dose radioattiva localizzata sulla linea cellulare bersaglio dell'anticorpo, in modo da mirare sul bersaglio cellulare la radioattività necessaria per l'uccisione della cellula.[1]

  1. ^ Waldmann TA, Immunotherapy: past, present and future, in Nat. Med., vol. 9, n. 3, marzo 2003, pp. 269–77, DOI:10.1038/nm0303-269, PMID 12612576.

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